Garantisca la leggibilità del Suo sito web con questi tipi di carattere

Garantisca la leggibilità del Suo sito web con questi tipi di carattere

Il tipo di carattere giusto non migliora solo la leggibilità di un sito web, ma anche l’esperienza di lettura generale. Essendo spesso molto riconoscibili, i font hanno un ruolo fondamentale anche nel marketing. Le spieghiamo a cosa bisogna prestare attenzione.

Mauro Landolt Mauro Landolt · Head of Communication

La scelta del giusto tipo di carattere (“font” in inglese) è molto importante per il design complessivo di un sito web. Contribuisce in maniera decisiva a definirne l’aspetto e la leggibilità. Chi disegna un sito web proprio dovrebbe quindi sempre pensare il prima possibile ai tipi di carattere.

L’obiettivo primario del design di un sito web dovrebbe essere quello di garantire un flusso di lettura con meno ostacoli possibile per i visitatori. Più il testo è leggibile, più è fruibile da persone con capacità visive limitate o legastenia, ad esempio. Ma i tipi di carattere utilizzati possono avere vari effetti sull’esperienza di lettura anche per le persone senza problemi di vista. Infatti, soprattutto quando si legge su uno schermo digitale, a fare la differenza può essere un tipo di carattere invitante e più comodo possibile da leggere. Dal punto di vista grafico, ad esempio, la regola generale è che i contrasti elevati e, nel caso di blocchi di testo, l’allineamento a sinistra aumentano la leggibilità.

I web font danno un tocco personalizzato

Alcuni dei tipi di carattere più noti, come Arial, Verdana o Times New Roman sono preinstallati sui computer con sistemi operativi Windows o Mac e nei browser più diffusi. Questi font preinstallati sono chiamati “tipi di carattere sicuri per il web”, o spesso anche “tipi di carattere di sistema” o “tipi di carattere del browser”. Fa eccezione il sistema operativo Android, che fa a meno di qualsiasi tipo di carattere sicuro per il web.

I tipi di carattere sicuri per il web hanno il vantaggio di essere già disponibili in quasi tutti i dispositivi e browser e di avere sempre lo stesso aspetto. Essendo usati in moltissimi siti web e anche per documenti di testo, non risultano tuttavia molto personalizzati. Di conseguenza, negli ambiti in cui è richiesta originalità, come il marketing e il branding, i tipi di carattere di sistema spesso non sono adatti e quindi raramente richiesti.

Chi vuole personalizzare maggiormente il proprio sito web e renderlo più riconoscibile dovrebbe optare per tipi di carattere individuali creati da designer. Nel gergo tecnico questi tipi di carattere sono detti web font. Molti sistemi di Content Management (CMS) contengono una serie di web font preinstallati facili da utilizzare.

Su Internet, tuttavia, numerose banche dati dedicate ai tipi di carattere offrono una scelta di web font più ampia. Da queste biblioteche di font è possibile scaricare e integrare nel proprio sito web, spesso gratuitamente, web font individuali. Bisogna però attenersi ad alcune regole: come per le immagini, ci sono infatti sia font a pagamento soggetti a licenza che font gratuiti esenti da licenza. A seconda dell’ubicazione della banca dati, per il download di web font valgono inoltre disposizioni diverse in maniera di protezione dei dati.

Licenze per tipi di carattere: cosa deve sapere

Come il materiale grafico, anche i tipi di carattere sono generalmente protetti dal diritto d’autore. Non è possibile acquistare la proprietà di un font: chi acquisisce una licenza per un tipo di carattere, sia gratuitamente che dietro pagamento di un diritto di licenza, ne riceve sempre solo il diritto di utilizzo, ma non la proprietà.

In rete esiste tutta una serie di famose biblioteche di tipi di carattere che offrono font soggetti a licenza e a pagamento. Alcune di queste sono Adobe Fonts, Linotype o (in parte) anche MyFonts. A questi tipi di carattere a pagamento si applicano poi diversi modelli di pagamento.

Nel caso del modello “pay as you go”, con il pagamento iniziale viene concesso al gestore del sito web un certo numero di page view. Una volta esaurite, il gestore deve acquistare e pagare una licenza per ulteriori page view. Esiste anche il modello di pagamento “pay once”, in cui viene stimato il traffico mensile medio. Finché le page view rimangono all’interno di questo intervallo, non si incorre in spese aggiuntive dopo il pagamento dei diritti iniziali.

Entrambi i modelli si basano sul principio tecnico dell’integrazione e dell’hosting dei tipi di carattere sul proprio server web, e con il modello “pay as you go” viene incorporato nel codice un tracker che conta le page view. Sull’altro versante c’è il modello di concessione in licenza dei tipi di carattere, in cui i font vengono forniti tramite un servizio web soggetto ad abbonamento e l’hosting non deve avvenire sul proprio sito.

Tre modelli di licenza per web font a pagamento e la relativa integrazione funzionale. (Rappresentazione propria basata su type-together.com)

Le banche dati di tipi di carattere gratuiti permettono spesso agli utenti di scaricare tipi di carattere “esenti da licenza”. Questo, tuttavia, non vuol dire che per l’uso di questi tipi di carattere non serva alcuna licenza. E soprattutto: “esente da licenza” non significa automaticamente gratuito. I tipi di carattere esenti da licenza sono gratuiti solo se lo stabilisce la rispettiva licenza.

“Esente da licenza” significa semplicemente che, dopo l’acquisto di una licenza una tantum, il tipo di carattere può essere usato liberamente o con poche restrizioni, senza la necessità di estendere la licenza. Nel caso dei tipi di carattere soggetti a licenza la portata dell’utilizzo è vincolata invece a disposizioni ben definite. Trova ulteriori informazioni sulle licenze anche in questo questo articolo dei blog.

Banche dati di tipi di carattere gratuiti su Internet

Di seguito presentiamo alcune banche dati di font note e apprezzate che contengono tipi di carattere completamente o parzialmente gratuiti. A seconda della destinazione d’uso, prima di scaricare un tipo di carattere è consigliabile verificare se è consentito usarlo solo per scopi privati o anche commerciali. Questa informazione è normalmente riportata nei termini della licenza.

Spesso le biblioteche di web font offrono una modalità di anteprima che permette di visualizzare un esempio di testo a piacere in diversi tipi di carattere. (Screenshot di fonts.google.com)

Integrare i web font nel proprio sito web

Di norma i web font vengono salvati su un server web e integrati nel sito web. Quando viene visitata la pagina, i tipi di carattere vengono quindi caricati dal browser utilizzato. L’integrazione diretta dei font nel CSS (Cascading Style Sheet) del sito web è un po’ più impegnativa.

I file di web font scaricabili possono avere formati diversi: i più diffusi sono il formato TTF (TrueType Format) e il formato OTF (OpenType Format). Oggi i web font TTF e OTF vengono normalmente scaricati dalle banche dati di tipi di carattere in file di formato WOFF (Web Open Font Format). La compressione consente un download più rapido; inoltre i metadati dei file WOFF possono contenere informazioni aggiuntive sulle licenze. I file WOFF sono supportati da tutti i browser correnti e possono essere integrati nel CSS di un sito web.

Attenzione
Dopo aver integrato un web font è possibile che, durante il caricamento del sito web, si manifesti il fenomeno del “flash of unstyled text” (“FOUT”). Ciò significa che il sito web viene dapprima rappresentato non con il web font desiderato, bensì con un tipo di carattere sicuro per il web. La causa può essere la lentezza della connessione Internet o la cattiva performance del web font. Una volta caricato correttamente il web font, il sito web riassume l’aspetto desiderato. Pur essendo innocuo, il FOUT può confondere i visitatori della pagina e, cosa non da poco, risultare antiestetico. È pertanto consigliabile definire tipi di carattere di fallback buoni, visivamente più simili possibile al tipo di carattere finale. In quel caso il FOUT non avrà un peso visivo troppo accentuato e otterrà anche una valutazione migliore da Google per quanto riguarda la SEO. Per ulteriori informazioni, legga il recente articolo del nostro blog sui Core Web Vitals.

Attenzione alla regolamentazione in materia di protezione dei dati

Anche se il caricamento e l’integrazione di tipi di carattere gratuiti tramite servizi web come Google Fonts risultano facili e quindi allettanti, i gestori di siti web (anche in Svizzera) devono essere coscienti del fatto che potrebbero essere soggetti al Regolamento generale europeo sulla protezione dei dati (GDPR) e richiedere l’esplicito consenso dei visitatori del sito web. Non appena un utente accede a un sito web contenente Google Fonts o tipi di carattere di un’altra piattaforma di font, determinati dati vengono inviati ai gestori della piattaforma a fini analitici.

Ha destato scalpore una sentenza del tribunale di Monaco di Baviera del 20 gennaio 2022 che ha stabilito che l’integrazione dinamica di servizi web come Google Fonts senza il consenso dei visitatori viola la protezione dei dati. Questa sentenza potrebbe diventare un precedente di cui devono essere consapevoli anche i gestori di siti web svizzeri. Infatti già dal 2002, ovvero da alcuni anni prima dell’introduzione del GDPR, esiste la cosiddetta “Direttiva relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche” (o Direttiva e-Privacy), ampliata nel 2009 con la Direttiva sui cookie.

Chi non vuole comunque rinunciare al proprio tipo di carattere preferito fornito da Google Fonts, Adobe Fonts, MyFonts o simili, non dovrebbe integrarlo come servizio web, bensì scaricarlo e provvedere all’hosting locale. È anche consigliabile mostrare agli utenti una finestra di consenso (il cosiddetto “consent banner”) conforme al GDPR all’apertura del sito web.

Web font per il mio sito web Hostpoint

Nei comuni sistemi di Content Management come WordPress, Drupal o Joomla!, oltre ai tipi di carattere preinstallati, gli utenti possono caricare e integrare nel proprio sito web anche web font. In tal caso è indifferente che si tratti di font provenienti da una piattaforma gratuita o di un tipo di carattere creato appositamente per il sito web in questione. A seconda dei casi, per integrare web font è però necessario un certo know-how tecnico. Ad esempio con WordPress 6.0, pubblicato da poco, non è così facile come ci si potrebbe aspettare (per ulteriori informazioni a riguardo, legga l’articolo del nostro blog su WordPress 6.0). L’assistenza Hostpoint è però sempre a completa disposizione dei gestori di siti web per domande sull’integrazione di tipi di carattere.

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